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Geomorfologia

A differenza dalla catena dei Monti Capăţânii di cui fa parte, Buila-Vânturariţa ha delle caratteristiche particolari, specifiche alle catene calcaree e insulari.

La cima principale è lunga circa 14 km, con un carattere unitario soltanto tra le Gole di Costeşti e le Gole di Cheia, interrotte per un pò nella zona Curmătura Builei (dove lo strato sedimentare è stato eroso fino ai depositi metamorfici). Viene frammentata dai torrenti che hanno scavato delle gole (da ovest a est, le gole di: Bistriţa, Costeşti, Cheia e Olăneşti), che separano due monti: Arnota (nel sud-ovest, tra i torrenti Bistriţa e Costeşti) e Stogu (nord-est, tra i torrenti Cheia e Olăneşti), che hanno un’aspetto diverso rispetto alla catena principale. La cima ha un’aspetto accidentato, con piattaforme nittide soltanto su zone ristrette (i Monti Cacova e Albu), la caratteristica prevalente essendo quella di colmo scalato, in cui prevalgono le cime arrotondate (Piatra, Buila) o a punta (Vânturariţa).

La parte nordica delle colmi principale ha l’aspetto di cima a punta e crestata, anche se l’atezza diminuisce gradualmente. L’erosione e la disaggregazione hanno fatto staccare dei testimoni residuali dell’erosione a forma di torri o aghi, alcuni di grandi dimensioni (35m), soprattutto sul versante ovest del Massiccio. Le cime secondarie non sono, generalmente, lunghe (meno di 1km) e cadono in scalata verso est. Soltanto nel Monte Cacova ci sono cime nitide, mentre i settori di cime arrotondate si notano nei Monti Cacova e Piatra.
Dal unto di vista altimetrico, la quota massima si riscontra a 1885 m (la Cima Vânturariţa Mare), mentre la minima a 550 m (all’uscita del torrente Bistriţa dalle gole). Il risultato è una media di 1218 m. L’itinerario delle curve e la variazione dell’ipsometria sul territorio del Massiccio si presenta sotto forma allungata e concetrica. Dunque, le altezze di oltre 1800 metri occupano due aree ristrette nella parte centrale del Massiccio, attorno alle Cime Buila e Vânturariţa, che rappresentano soltanto l’1,4% della superficie. Tra 1400 şi 1800 m c’è l’intera parte centrale del massiccio e isolatamente, il Monte Stogu, occupando il 14,5% della superficie. Il più estenso è l’intervallo 1000 - 1400 m, che si trova sia nei monti Arnota e Cacova, che lungo l’intera catena estica nel centro e nord del massiccio. Questo intervallo altitudinale rappresenta il 56,6%della superficie. Il rilievo alto sotto i 1000 m occupa il 27,3% ed è più estesa soprattutto nel sud del Monte Arnota e lungo le valli di Bistriţa, Costeşti e Cheia.


I calcoli della densità della frammentazione dimostrano che sul 38,7% della superficie del massiccio si registrano dei valori di oltre 4 km/km2. Il valore più alto raggiunge 5,2 km/ km2 e si trova nell’est della Cima Vânturariţa. Le superficie con 3-4 km/ km2 rappresentano il 27% della superficie. La media della densità di frammentazione è del 3,5 km/ km2.
I valori più bassi di 2 km/ km2 rappresentano il 20,8% dell’intera superficie del masiccio. Il valore minimo è stato calcolato a 0,9 km/ km2, nel perimetro della cava calcarea di Bistriţa. Eccetto le valli alloctone di Bistriţa, Costeşti, Cheia e Olăneşti, le valli con un regime di flusso continuo sono quasi inesistenti. Per questo motivo, la percentuale più alta nei calcoli va ai torrenti e ai canali di valanga sui versanti abrupti.
La profondità della frammetazionedel rilievo raggiunge al massimo di 820 m. L’energia media è del 518 m, mentre quella minima varia attorno ai 350 m, generalmente, con valori normali per le montagne ad altitudine media. Su oltre la metà della superficie del massiccio, l’energia del rilievo si aggira sotto i 500 m, rispettivamente il 24% della superficie sotto i 400 m e il 33% tra 400 e 500 m. Le aree con valori tra 500 e 600 m rappresenta il 15% della superficie del massiccio. L’energia del 600 - 700 m rappresenta il 13,5%. I valori più alti – di oltre 700 m – occupano il 14,5% della superficie del massiccio. In tante situazioni, i valori abituali sono alti a causa del rapporto delle valli ai pendii che segnano i limiti del colmo principale del massiccio.


La pendenza del rilievo influenza direttamente la categoria e l’intensità dei processi geomorfologici e lascia in modo visibile la sua impronta sul paesaggio. In valore della declività è molto varia e ammonta fino a 80 - 900 per i pendii, in alcunidi cui si trovano anche delle pareti con le grotte. Le più estese sono le superfici con pendii di 40 - 600 (il 33%), i versanti tra 20 e 400 occupano il 16% della superficie, le superficie con pendii di 10 – 200, il 10%, e quelle più basse di 100, il 9%.
La stessa grande diversità si nota anche per quanto riguarda l’esposizione dei versanti. Le superficie orizzontali e sotto-orizzontali rappresentano soltanto il 6% della superficie del massiccio. Le superficie con esposizione estica e sudica, occupa rispettivamente il 25% e il 32% della superficie, rispetto a quelle esposte verso ovest (18%) e verso nord (19%).

Harţi realizate în cadrul proiectului Asociaţiei Kogayon "Implementarea Reţelei Ecologice Europene NATURA 2000 pe teritoriul Parcului Naţional Buila-Vânturariţa şi realizarea Planului de Management al parcului" finanţat de Administraţia Fondului pentru Mediu si cofinanţat de RNP Romsilva

Pagina realizzata dall’Associazione Kogayon, in un progetto finanziato
dall’Amministrazione del Fondo per l’Ambiente e cofinanziato dal Corpo Forestale dello Stato Romsilva

Pagina tradotta da Daniela Sargu e rivista da Antonio Saccone.