La Grotta Arnăuţilor
Si trova sul versante destro delle Gole del Puledro (Olăneşti), a circa 1000 m altitudine assoluta e 60 m altitudine rispetto al punto più basso della valle. La larghezza della grotta è di 150 m e l’apertura è molto grande (24/15 m), orientata verso nord-ovest, visibile dalla valle, piazzata su una parete abbastanza scoscesa. Per visitarla, non è necessaria un’attrezzatura speciale, ma solo mezzi d’illuminazione. (C. Goran, 1983)
È formata di un corridoio quasi rettilineo, inizialmente ascendente, poi orizzontale, largo all’inizio, poi stretto dato l’abbassamento del soffitto. Presenta un altro piccolo corridoio verso l’apertura, nella parete di sinistra. Nella prima parte, il corridoio si è formato su una superficie di strato, poi su una diaclasi con profilo di triangolo equilatero. Le pareti presentano poche formazioni concrezionali, le più numerose trovandosi nella parte finale del corridoio. Sul pavimento ci sono pochi piccoli domi, mentre la maggor parte è coperto in materia clastica e argilla di decalcificazione e di mondmilch.
È una grotta fredda (6 gradi centigradi nell’aria e 5,5 gradi centigradi nell’acqua, a luglio 1966), molto umida nel tratto finale, dove ci sono anche delle cavità che raccolgono acqua, e non ventilata.
La fauna è poco numerosa, a causa delle scarse risorse trofiche. Sono state scoperte due specie tipiche per le grotte: il miriapodo diplopode Dacosoma motasi e il miriapodo chilopode Lithobius decapolitus, ma ambedue rappresentate da pochissimi individui.
Insieme alla Grotta del Latte e a quelle che si trovano nelle Gole di Cheia, forma il nucleo sito nella parte più orientale dei Carpazi Meridionali in cui esistono specie faunistiche troglobioniche.