La Grotta dei Pipistrelli (detta anche di San Gregorio il Decapolita)
Si trova sulla rupe destra delle Gole di BistriĹŁa, a 630 m altitudine assoluta e ad 80 m altitudine relativa, lâaccesso risultando piĂš facile, dato che il sentiero è stato allestito per facilitare lâascensione, un sentiero che sale, partendo da dietro il Monastero BistriĹŁa (15 minute). La grotta è molto accessibile, non richiede unâattrezzatura speciale, ecceto le fonti di luce, dato che lâelettricitĂ vi arriva solo in parte. (C. Goran, 1983).
Nei documenti, il primo riferimento risale al 1929, il cui autore è Emil RacoviĹŁÄ; delle ricerche biospeleologiche sono state condotte nel 1951 e 1955.
Scavata dal torrente BistriĹŁa, la grotta ha tre punti dâaccesso, tutte disposte verso lâoriente, tra cui soltanto la piĂš meridionale è anche accessibile. Con 400 m larghezza e unâamplitudine negativa di circa15 m. Lâingresso stretto porta verso un corridoio stretto, basso e ben aerato, che dopo 15 m si allarga.
Da qui si può andare verso destra, dove, oltre un blocco sospeso, si passa al livello superiore della caverna, formato di un corridoio corto, che termina in una saletta.
Andando avanti, si scende per una scala e si ariva al livello inferiore, che è una galleria ampia, discentente verso sinistra. Nella parete sinistra, câè una piccola chiesetta (Ovidenia), parte murata, parte scolpita nella roccia, risalente al XVII-esimo secolo e usata come ânascondiglioâ per I tesori del monasteri e per I reliqui di San Gregorio il Decapolita, in caso di pericolo. (C. Goran, 1983)
La galleria continua a scendere a destra (un giro di quasi 180°). Si passa per una sala alta dove câè una numerosa colonia di pipistrelli, che si ramifica in tre tratti, per pochi metri, però, per arrivare alla grande apertura della caverna. Dalla base della scala, laddove la caverna si ramifica, si può scendere su unâaltra scala a destra, per arrivare alla stessa grande apertura della caverna, il livello inferiore essendo, in realtĂ , un corridoio a circuito chiuso.
Davanti alla grande apertura, câè una chiesa (dedicata agli Arcangeli), costruita dai monaci Macarie e Daniil nel 1635. Dalla scala, per la galleria di destra, che è un pò ascendente, si può arrivare sul livello medio della caverna, che è una galleria rettilinea, larga e alta, allâinizio, sempre piĂš stretta e bassa man-mano che si va avanti verso ovest, terminando con due piccole cavitĂ che raccolgono lâacqua che scorre dalle pareti.
La grotta è povera in formazioni concrezionali. Causa il grande numero di aperture, ha un carattere molto dinamico, perchè è ventilata tutto lâanno, cosicchè lâamplitudine delle variazioni termiche è grande, aggirandosi sui 16,5 gradi centigradi nella Sala dei Pipistrelli (dâinverno la media è di 2,5 gradi centigradi, e dâestate, di 14 gradi centigradi). Un pò piĂš umidi e con una temperatura piĂš costante, da 10 a 13 gradi centigradi, sono le due gallerie che formano I livelli medio e superiore della caverna.
Nelle sale dove dimorano delle colonie di pipistrelli, ci sono, sul pavimento, ammassi di guano, alti 1,70 m, con una fauna molto ricca: ditteri, coleotteri, acari, mentre sulle pareti câerano ditteri e aracnidi â il che rende la caverna importante sotto aspetto biospeleologico.
Tra I pipistrelli, câè una specie che risiede nella caverna in permanenza (
Miniopterus schreibersi), mentre altre specie vengono qui soltanto durante lâinverno, (
Rhinolophus ferrumequinum,
Vespertilio pipistrellus - nelle fenditure della parete rocciosa;
Plecotus auritus,
Barbastella barbastellus), altre vengono nella primavera per la riproduzione e lasciano la caverna in autunno (
Myotis myotis,
Myotis oxygnathus).
Le piÚ importanti sono, però, le specie troglobioniche che dimorano nella caverna:
Trachysphaera racovitzai,
Lithobius decapolitus,
Nesticus hungaricus,
Nesticus simoni (probabilmente troglobionica),
Onychiurus closanicus e
Sophrochaeta sp..